Francesco Lorenzetti è nato a Siena il 09/10/1976, dove vive e lavora. I suoi dipinti parlano il linguaggio comune dell’emozione e attraverso la pittura a olio, con svariate tecniche ricrea gli stati d’animo che lo hanno ispirato. La ritrattistica è la sua passione ma ama anche dipingere nature morte purché come dice lui “abbiano qualcosa di vitale e non siano poi così morte”.
Dei suoi Ritratti dice: « Quello che mi propongo quando eseguo un ritratto non è solamente catturare la somiglianza, ma “fermare” l’anima che regna nello sguardo e condividere attraverso essa gli stati d’animo che mi hanno ispirato ».
ENGLISH VERSION: Francesco Lorenzetti is a Portrait Painter and he was born in Siena in 1976, where he lives and works. He started at drawing using mechanical pencil, lead and charcoal and he got used to circulism technique and graphite dust drawing. Later on he choosed Oil painting as his favorite technique getting deep into portraiture but also still life as long as “they’re not too still and lifeless” he says.
About his portraits he says: «What I want to do when I make a portrait is not only catching the likeness, but “to freeze” the soul that reigns into the look and through it sharing all my emotional feelings that inspired me».
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I Ritratti realizzati da Francesco Lorenzetti sono anche su:
Pagina Facebook di Francesco Lorenzetti
Twitter
Galleria di Premio Celeste
Pittore Araldico: Stemmi Araldici dipinti a Olio
CATALOGO DELLE OPERE 2005-2012 – AL MOMENTO ESAURITO
Francesco Lorenzetti was born in Siena, Tuscany (Italy), on October 09 1976 where he lives and works. He’s been drawing since2005 finding out the passion for portrait. Francesco makes his portraits by using mechanical pencil, graphite, charcoal according to circulism and graphite dust rules. For the colouring process he uses chalk, pastels, watercolour pencils, traditional oil painting, but also the modern techniques offered by technology.
About his art he says: «What I want to do when I’m drawing a portrait is not only to catch the likeness but also to freeze the soul standing in the look and through it sharing the states of mind that inspired me. I love the wrinkles that like real canyons stand fearless in the stillness and in the movement».
Portraits by Francesco Lorenzetti are visible also on:
Facebook
Twitter
Gallery Premio Celeste
Pittore Araldico: Heraldry and Coat of Arms
ARTICOLI
Celebrity Clown Portraits: Francesco Lorenzetti Depicts Starts with Jester-Like Make-Up
di Jason Soy on: http://www.trendhunter.com/trends/francesco-lorenzetti
Celebrities have been muses for artists since their existence, so not surprisingly, illustrator Francesco Lorenzetti used familiar famous faces in a series of portrait studies. Unlike others, however, Lorenzetti didn’t opt to render stars as caricatures or in a realistic manner; he chose something in between. Seen here are his portraits of Rowan Atkinson, Alfred Hitchcock, Salvador Dali, Marilyn Manson and Michael C. Hall, all rendered with photorealistic precision except for the fact that they all have clown make-up on. Why he chose to do so is a mystery to me, though a “why so serious?” description for one of his drawings suggests he was inspired by The Dark Knight’s Joker.
As for Francesco Lorenzetti himself, he is a prolific Italian artist who has an uncanny ability to capture human likeness using traditional tools.
TRADUZIONE: Le Celebrità sono sempre state delle Muse per gli artisti, così non c’è da stupirsi se l’illustratore Francesco Lorenzetti ha usato facce familiari di personaggi famosi in una serie di sutdi sul ritratto. Come nessun altro, comunque, Lorenzetti non ha scelto di disegnare queste stars come caricature o in maniera totalmente realistica, bensì ha optato per una via di mezzo.
Qui potete vedere alcuni suoi ritratti di Rowan Atkinson, Alfred Hitchcock, Salvador Dali, Marilyn Manson and Michael C. Hall, tutti disegnati con una precisione fotorealistica eccetto che per il fatto che ognuno di loro ha un trucco da clown. Perchè egli abbia scelto questo stile è un mistero per me, però il suo ritratto intitolato “why so serious?” mi suggerisce che il Lorenzetti è stato ispirato dal “Joker del Cavaliere Oscuro”. Per quanto riguarda Francesco Lorenzetti stesso, egli è un prolifico Artista Italiano che ha un’inspiegabile abilità nel catturare la somiglianza umana usando strumenti tradizionali.
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RECENSIONI
RECENSIONE di Elena frasca Odorizzi (2012)
Tra tipizzazione e verismo, verità e apparenza, il Ritratto documenta, fin dall’Antichità, gli aspetti sociali, politici e personali della vita pubblica e privata dell’essere umano. A partire dal Rinascimento la componente intellettuale inizia a prevalere su quella manuale e la figura dell’Artista si emancipa da quella del Tecnicus. I Ritrattisti diventano sempre più abili nel catturare e caratterizzare l’immagine fisiognomica dei loro Soggetti, ma anche nel rappresentarne i sentimenti più intimi. Il Ritratto non racconta più soltanto Chi siamo stati, ma anche Chi siamo qui e ora e Chi non saremo mai più. L’Artista è ormai simile a un Demiurgo, capace di creare Alter Ego speculari, doppioni inanimati nei quali i Committenti possono racchiudere e preservare quella parte di loro stessi che vogliono far vivere per sempre. Ecco quindi che nel Seicento, l’antica credenza nei Ritratti Viventi torna in auge con Bernini e Velazquez, e si rafforza nell’Ottocento con l’invenzione della Macchina Fotografia, che «magicamente» rende memorabili e immortali i momenti più significativi della Vita di tutti, anche quelli delle persone comuni.
Lo scrittore Oscar Wilde sintetizza le superstizioni, che ormai ruotano intorno a quest’Arte, in un romanzo nel quale è il Ritratto a invecchiare al posto del protagonista, ma d’altra parte quale Ritratto può definirsi tale se non “ruba l’Anima all’Originale”? Cogliere l’Anima che regna nello sguardo e fissarne l’essenza sulla Tela è questo il sogno di ogni Artista ed è ciò che caratterizza anche l’Arte di Francesco Lorenzetti. Artista senese, nato nel 1976, ha iniziato a disegnare a partire dal 2005, riscoprendo e maturando quella naturale predisposizione al Ritratto, che aveva mostrato di possedere fin da bambino. Per rendere vivi i suoi Ritratti cattura non solo la Somiglianza, ma anche lo Stato d’Animo del Soggetto e vi riesce perché la prima cosa che il suo Occhio interiore cerca, è quello «scintillio dell’iride», che secondo Socrate, era la parte più autentica e sostanziale dell’essere umano.
Quando tra Francesco Lorenzetti e il suo Soggetto scatta la giusta sympatheia allora questo gioco di sguardi, pensieri e parole mai dette si traduce immediatamente in linee, forme, colori, tratti di matita e colpi di pennello, eseguiti talvolta ossessivamente, talvolta in modo spensierato. Attori, Scrittori, Musicisti, Politici, Gente Comune, Anziani e Animali sono i suoi soggetti preferiti, ma solo se nascosta nei loro occhi c’è una Storia che valga la pena di essere raccontata. Se c’è, allora luci, ombre, rughe, espressioni, asimmetrie, difetti, dettagli e segni del tempo danno corpo al Ritratto, che prende vita, tra polvere di grafite e pigmenti oleosi, circolismi e velature fiamminghe. Più l’Artista sente le emozioni del Soggetto come fossero sue, più ogni Tratto si concatena naturalmente con quello successivo, come se l’Opera «si disegnasse da sè», come se Francesco Lorenzetti non guardasse l’immagine fisica che ha davanti, ma contemplasse l’immagine emotiva che si è impressa nella sua Mente, quando si è aperto alle emozioni e alle esperienze «dell’Altro». E sono proprio queste sensazioni, queste visioni interiori che, cerca di comunicare all’Osservatore, per renderlo partecipe di un Dialogo, dal quale, altrimenti, come semplice Spettatore, resterebbe emotivamente escluso.
RECENSIONE di Giulia Parri (2012).
Francesco Lorenzetti, il Ritrattista acchiappaemozioni
Immersa nelle ammalianti Crete Senesi si trova la bottega-studio di un giovane artista, Francesco Lorenzetti, il cui cognome non può che rammentare quella gloriosa famiglia di pittori senesi che nel 1300 diffusero una tradizione pittorica divenuta immortale, attraverso gli affreschi del Buon Governo di Ambrogio e nelle pitture sacre del fratello Pietro. Nato il 9 ottobre 1976 nella città della Torre del Mangia, Francesco inizia ad avvicinarsi negli anni Novanta all’Arte, ispirato da un noto artista senese che, senza volerlo, lo instrada a cimentarsi con il Disegno.
Un innato talento esplode nei suoi primi lavori animati da maestria tecnica e giochi di luce. È così che la passione lo avvolge e cresce, manifestandosi in una continua ricerca, in uno studio personale che lo portano a scegliere di divenire Ritrattista di Professione. «Da ritrattista quello che mi propongo non è solamente catturare la somiglianza, ma “fermare” l’anima che regna nello sguardo e condividere attraverso essa gli stati d’animo che mi hanno ispirato», così l’Artista ama descrivere il suo Lavoro. Un volto buffo, un dettaglio imperfetto, un’espressione particolare adombrata da pensieri nascosti, lo spingono a indagare le forme più improbabili, come una sfida volta a esaltare e mutare in attraente ciò che a primo impatto può sembrare quasi grottesco. Gli Occhi dei suoi ritratti ti rapiscono e ti catapultano in un tour mentale, che porta a perdersi in un mondo onirico, del tutto personale. Varcare la soglia del suo studio è quasi un’esperienza “imbarazzante”, con tutti quei ritratti che ti lanciano sguardi da ogni angolazione. Artisti come Salvador Dalì e registi come Alfred Hitchcock, attori come Totò e famosi musicisti come Jimi Hendrix sono immortalati da Francesco nei suoi quadri, ma il giovane senese non si dedica solo a icone mondiali, anche un volto anonimo può entrare a far parte del suo immaginario creativo, come Moschino un vecchio suo compaesano, o il suonatore di chiarina, che ritrae il Signor Mazzini un personaggio storico della Festa del Palio. Il realismo di Francesco Lorenzetti si esprime con egual slancio anche nei confronti del mondo naturale e animale. Ci sono opere come Caterpillar e Rhino Colour, un bruco e un rinoceronte che sembrano muoversi tanto sono dettagliate. Carboncino, matita, china e olio sono i materiali che privilegia. Nel disegno alterna il tratto con tecniche che vanno dal circolismo al cross hatching, dal puntinismo all’utilizzo del pennello. Le sue opere giocano sul bilanciamento dei chiaroscuri, sulle luci e sulle ombre che si rincorrono in una monocromia che diventa talvolta scultorea, quando decide di giocare sulla grana della carta che ama “sporcare” e rendere “vissuta”.
Nella pittura a Olio predilige la Tecnica fiamminga (pittura indiretta), che prevede la creazione del dipinto per fasi, partendo da uno studio preliminare in toni di color “Terra”, attraverso livelli di Scala di Grigi, sino ad arrivare al livello finale del colore vero e proprio. Il suo stile, accademico per qualità tecnica, ha in realtà una creatività personale e autentica che gli permette di mutare ed elevare iconograficamente un particolare, oggettivamente “difettoso”, o al limite della caricatura, a massima espressione artistica. Descrivere minuziosamente le fattezze più strane e i tratti talvolta più irregolari sono le sfide che accetta dalla Natura o da una Fisionomia. Le sue opere parlano e catturano come se avessero un’anima nascosta che ci emoziona, pescando nel nostro Io più recondito un ricordo, un attimo in cui ci riconosciamo empaticamente, facendoci vivere un momento speciale, tutto nostro, anche se non si tratta del nostro Ritratto!
MOSTRE 2016
Mostra di Pittura “Tratti e Ritratti” dal 7 al 21 Maggio a Siena
Dal 7 al 21 Maggio 2016 mostra “Tratti e Ritratti” presso inQuadro Bootleg in Via Lelio e Fausto Socino, 40 – SIENA – (Suggerimento per chi viene da fuori Siena. Parcheggio in Piazza d’Armi. Al seguente link il percorso a piedi.)
Opening/Inaugurazione Sabato 7 Maggio dalle ore 17.00
L’Artista sarà presente alla Mostra anche Venerdì 13 e Venerdì 20 alle ore 17.30.
Per info contattare Cell. 3334356572 – inquadro.bootleg@gmail.com
Inaugurazione 7 Maggio 2016
Intervista a Radio Siena per la Mostra Tratti e Ritratti di Francesco Lorenzetti 7-21 Maggio 2016
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